Bum, il cane randagio cieco che è tornato a fidarsi del mondo che lo circonda

Grazie a un progetto dell’Oipa e alla formazione di un cinofilo esperto, il quattrozampe ha imparato a confrontarsi con i suoi simili e con le persone

Un primo piano di Bum

FULVIO CERUTTI (AGB)
Cieco dalla nascita, Bum ha vissuto per anni randagio in Sicilia. Dopo anni difficili era finito in un canile di Marsala. Ma anche qui il suo vivere non era facile: la sua disabilità non gli permetteva di interagire con gli altri cani o con le persone. La vera svolta arriva un anno fa quando, grazie all’intervento dell’Oipa, Bum sale al nord, a Milano dove a prendersi cura di lui ci sono Monica, la sua conduttrice, e Luca Scanavacca, istruttore cinofilo e formatore in ambito zooantropologico, uno dei massimi esperti nell’educazione dei cani con disabilità visive e uditive, autore del libro “Semplicemente sordo”.  

Bum è un cane di oltre quaranta chili, probabilmente un incrocio con un pastore guardiano, un cane con un grande senso della posizione. Caratteristica però fortemente limitata dalla cecità. Proprio per questo il processo di recupero è iniziato lasciandogli i suoi tempi e i suoi spazi. «Prima gli abbiamo scelto un box dove avesse un riparo sicuro, ma anche un’area dove potesse sentire gli altri cani – spiega Scanavacca -. Dopo abbiamo iniziato a ritargliargli delle uscite in un giardinetto, in uno spazio stretto e lungo dove lui potesse sviluppare tutte le sue capacità di esplorazione olfattiva. Poi io e Monica siamo entrati nella sua quotidianità, sempre nella stessa posizione in maniera da dargli la possibilità di accettarci. Cosa che ha fatto poco per volta».  

Risultato che si è visto arrivare con i primi comportamenti positivi: Bum ha smesso gradualmente di avere una postura schiacciata, spaventata a favore di una posizione eretta, sicura e curiosa così come dovrebbe essere da parte di tutti i cani. «Per evitargli stati di frustrazione, per i primi due mesi non lo abbiamo toccato. Ma abbiamo cercato di gestirlo con la voce. Abbiamo cercato di orientarlo verso delle voci che gli stavano diventando familiari». 

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Per il quattrozampe è stato invece più facile instaurare un rapporto con gli altri cani. A differenza delle persone, gli animali capiscono subito che c’è qualcosa che non va: «I cani fra di loro emettono dei segnali calmanti, che sono per lo più visivi. Ma Bum questi segnali non li può leggere. Così i cani normodotati passano a una comunicazione chimica, ossia passano a marcaggi che non sono fisici, ma sono molto leggeri, dove c’è un’esplorazione di tipo olfattivo. Piano piano il cane normodotato si orienta verso la disabilità di Bum: inizia a utilizzare vocalizzi, assume delle posizioni che lo aiutino a orientarsi» spiega Scanavacca. 

 Ora Bum sta imparando a conoscere il suo corpo. È comunque un cane di 40 chili, ma che «si muoveva come se fosse un chihuahua, come se fosse ancora un cucciolo. E allora non abbiamo fatto altro che cercare di fargli capire che così non era. Ora stiamo lavorando sugli spazi chiusi come i bar, i locali. Tenendo in considerazione anche i materiali come le piastrelle che veicolano meno gli odori rispetto al prato e all’erba». 

 Ora Bum è pronto per un’adozione. «Solo la routine sistematica di un rapporto, di una casa gli permetterà di crescer ed evolversi. Ora ha gli strumenti per apprendere, deve solo poterli mettere in pratica. Ma – ricorda Scanavacca – non deve essere un’adozione pietistica. Chi lo adotta, verrà supportato e gli verranno trasmessi gli strumenti per far crescere Bum. Non bisogna pensare di prenderlo per relegarlo in una casa perché considerato impedito. In realtà sono solo competenze diverse e siamo noi umani che non abbiamo voglia di andare a scoprirle. E’ vero che è mancante di qualcosa, ma potremmo considerarlo un virtuoso del naso cosa che noi, per quanto ci sforziamo, non riusciremo mai ad avere. Non bisogna dire “sta sbagliando”, ma molto più semplicemente sta vivendo l’esperienza a suo modo». 

Per ulteriori informazioni su Bum scrivere all’indirizzo alessandra.ferrari@oipa.org  

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